Il complesso di Cleopatra prende il nome dall’affascinante regina egiziana, donna viziatissima dal padre, avida e capricciosa, dalle innumerevoli avventure amorose e con la passione per il potere.
Il Complesso di Cleopatra è un disturbo narcisistico che colpisce le donne, versione femminile dell’altrettanto noto Complesso di Achille.
Vanitosa, competitiva e dominatrice, si rivela capace di far perdere completamente la testa a chiunque.
Utilizza l’eros e il proprio corpo per avere considerazione ed ottenere adulazione al fine di gratificare il suo sé grandioso ed egocentrico.
Si tratta, tuttavia, di un atteggiamento altamente seduttivo e manipolatorio fortemente difensivo che nasconde in realtà profonda fragilità ed insicurezza interiore.
La donna con Complesso di Cleopatra, in altre parole, mostra a tutti una falsa identità, effimera, inconsistente e solo all’apparenza vincente.
L’involucro illusorio e finto di cui si riveste, a compensazione e difesa di un interiorità estremamente fragile e vuota, rischia di andare a pezzi senza l’approvazione e l’ammirazione dell’altro, da cui dipende disperatamente per la sua sopravvivenza psicologica.
Difficilmente ricorre a chiedere aiuto e, quando lo fa (spesso di fronte a un rifiuto), il compito dello psicoterapeuta è lavorare sull’autostima, estremamente bassa nel soggetto e basata su aspetti di immagine ed esteriorità.