La comunicazione paradossale e il doppio legame

Il concetto di doppio legame o double bind, detto anche doppio vincolo, appartiene a G. Bateson e alla scuola di Palo Alto in California e risale agli studi sulla comunicazione degli anni ’50.

Quando si parla di doppio legame si intende un dilemma e paradosso comunicativo che coinvolge due o più persone all’interno di una relazione emotiva significativa.

Si caratterizza per una comunicazione con doppi messaggi che finiscono per essere ambigui, incongruenti e contraddittori tra loro.

Nel doppio legame si afferma e si nega contemporaneamente la stessa cosa e si danno parallelamente ingiunzioni divergenti e conflittuali.

Ciò può avvenire anche usando diversi canali comunicativi: a livello verbale si invia un messaggio che contrasta ed è opposto a ciò che si comunica a livello non verbale.

Per fare degli esempi, una madre può dire al figlio di stare tranquillo, che non ci sono pericoli e che non deve avere paura ma assumere una mimica e una postura che la smentiscono indicando chiaramente che lei per prima è in allerta ed allarmata per qualcosa.

Ancora, può comunicare al figlio di volerlo abbracciare per poi irrigidirsi e ritrarsi (allontanandosi, voltando il capo, girandosi, ecc…) quando questi si avvicina.

Un altro esempio di comunicazione paradossale è l’affermazione “Sii spontaneo” dove, si capisce benissimo, è pressoché impossibile rimanere spontaneo aderendo a un imperativo che impone l’obbligo di esserlo.

Gli aspetti paralinguistici della comunicazione (ritmo, tono e volume della voce e i silenzi), poi, contraddicono spesso, nel doppio legame, il significato delle parole pronunciate.

Il risultato è, in ogni caso, che la persona si trova in forte difficoltà nel valutare e rispondere ai messaggi che le arrivano.

Per il soggetto non c’è via di uscita dal paradosso e dal conflitto che si genera; non c’è soluzione perché non è possibile scegliere: ogni decisione è un errore e come si fa si sbaglia.

L’individuo è in trappola, imprigionato in un rapporto in cui è fortemente coinvolto emotivamente ma che, attraverso tali modalità comunicative, lo disconferma fortemente.

Inoltre la persona non riesce a commentare ciò che accade cioè a spostarsi dai contenuti della comunicazione alla relazione e a metacomunicare su di essa.

In questa situazione rimane, spesso, difficile anche mantenere un adeguato contatto con la realtà circostante.

Il doppio legame causa sofferenza nel soggetto e, in caso di esposizione a lungo, cioè di un’esperienza reiterata nel tempo, sviluppa in lui sintomi seri ed importanti.

Concludendo un ambiente relazionale dove prevale il doppio legame come stile comunicativo altamente paradossale e contraddittorio è da ritenersi altamente nocivo per gli individui coinvolti, in grado di produrre disturbi psicologici e psichiatrici anche gravi. Alcuni studi hanno osservato lo sviluppo della schizofrenia in membri di famiglie dove il doppio legame è la modalità comunicativa ricorrente, persistente e talvolta addirittura esclusiva.

Dott.ssa Cinzia Cefalo

Immagine dal web

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