Il disturbo fittizio consiste nella falsificazione, attraverso episodi singoli o ricorrenti, di segni e/o sintomi fisici o psicologici senza evidenti vantaggi esterni, con lo scopo di ingannare gli altri.
Il soggetto, in assenza di altre problematiche mentali come deliri e psicosi, ben consapevole dell’inesistenza delle malattie che lamenta, presenta se stesso o un’altra persona (disturbo fittizio provocato a sé o ad altri) come malato, menomato o ferito. Può addirittura arrivare ad indurre a se stesso o ad altri un infortunio o una malattia rischiando di incorrere in conseguenze anche gravi (lesioni o decesso).
Sono segni del disturbo fittizio comportamenti come esagerazione di eventuali sintomi esistenti, falsificazione di cartelle cliniche, alterazione di anamnesi e manomissione di strumenti medici.
L’individuo, inoltre, possiede una vasta conoscenza di termini e malattie mediche, ricorre spesso a frequenti ospedalizzazioni nonché a interventi, trattamenti e procedure mediche non necessari, con il pericolo di causare seri problemi di salute.
La causa del disturbo è sconosciuta. Alla sua base potrebbero esserci precoci traumi e abusi o gravi malattie nell’infanzia.
La sua gravità richiede spesso un trattamento congiunto psicoterapeutico e farmacologico.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
