La gravidanza è un evento che comporta cambiamenti a livello fisico e psicologico nella donna con ripercussioni importanti sulla coppia e, a quanto pare, anche, molto di più di quanto comunemente si pensi, nell’uomo.
Per Sindrome della couvade, o, in italiano, della covata, si intende il manifestarsi, in modo psicosomatico, nel futuro papà, di molti dei sintomi tipici della gravidanza.
Parliamo della gravidanza empatica maschile, fenomeno studiato all’Università del Michigan ed evidenziato soprattutto nelle coppie in attesa del primo figlio, intorno ai primi tre mesi di gestazione della donna.
Durante questo periodo, l’uomo con Sindrome della couvade comincia ad aumentare di peso e si trova a fare i conti, proprio come la compagna, con disturbi quali nausea e vomito, attacchi improvvisi di fame, sbalzi di umore con irritabilità ed ipersensibilità emotiva, insonnia, ecc.. In alcuni casi, addirittura, assume, nel camminare, l’andatura tipica della donna incinta.
La spiegazione di tale fenomeno varia da studioso a studioso. Per alcuni esso è il risultato di un atteggiamento, nell’uomo, di forte empatia e vicinanza alla partner e del desiderio di partecipare attivamente e di essere coinvolto. Per altri i sintomi sarebbero la causa dei cambiamenti e dello stress che la gravidanza, inevitabilmente, comporta nella vita di coppia e, quindi, anche dell’uomo. Quest’ultimo, infatti, può inconsciamente vivere l’evento con gelosia e competizione e provare, in maniera più o meno consapevole, sensazioni di essere di troppo, di venire escluso, respinto, allontanato, ecc…
Alcuni studiosi, invece, attribuiscono i disturbi di cui sopra all’influenza degli squilibri ormonali della donna sull’uomo.
Anche quest’ultimo, in ogni modo, manifesterebbe, durante la gravidanza della compagna, una serie di cambiamenti di natura ormonale. Si assisterebbe, infatti, a una riduzione, in lui, dei livelli di testosterone, anche come conseguenza del decremento dell’attività sessuale, accompagnata da diminuzione dell’aggressività e calo del desiderio sessuale, e un aumento della produzione di ormoni come la prolattina, l’ossitocina e l’estradiolo. Si evidenzierebbe, infine, un incremento dei livelli di endorfine, responsabili di sensazioni di appagamento e soddisfazione.
Si potrebbe trattare di una preparazione dell’uomo a diventare padre e ad accudire il figlio. Questi cambiamenti potrebbero essere frutto di un’evoluzione culturale e socioeconomica che vede la coppia collaborare e ripartirsi i ruoli nel crescere un figlio.
In genere la Sindrome della couvade non comporta rischi e pericoli per la salute dell’uomo; essa può, tuttavia, implicare fastidi e disagi nella vita di tutti i giorni, gli stessi con cui ha a che fare, in maniera molto più accentuata, la donna per 9 mesi e che possono essere affrontati insieme dalla coppia come momento di partecipazione e condivisione in vista della futura comune esperienza della genitorialità.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
