Dissociare significa separare, disgiungere, scindere.
In psicologia la dissociazione indica un meccanismo di difesa che consiste nel tenere separati nella mente contenuti e processi psichici distinti.
Si tratta di un’operazione piuttosto comune e frequente che dà numerosi vantaggi e benefici nella vita di ogni giorno. Normali stati di dissociazione della coscienza ci consentono, infatti, di distogliere temporaneamente l’attenzione da quello che stiamo facendo per dedicarci ad altro, di distaccarci, isolarci ed alienarci dalla realtà quando questa diventa pesante e sgradevole, di ridurre l’ansia in situazioni per noi troppo stressanti, di evitare il dolore e/o i ricordi spiacevoli.
Tuttavia, la dissociazione può, in alcuni casi, diventare patologica.
Il DSM 5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, indica alcuni disturbi dissociativi quali il disturbo dissociativo di identità (consistente nel vivere due o più identità distinte parallele e contemporanee), l’amnesia dissociativa, il disturbo da depersonalizzazione/derealizzazione (ove a prevalere sono le sensazioni di estraneità, distacco ed irrealtà rispetto al proprio corpo o all’ambiente circostante) e il disturbo dissociativo non altrimenti specificato.
In tutti questi casi i vari contenuti mentali presentano confini eccessivamente rigidi ed isolati, che li rendono incomunicabili e non assimilabili per ambiti di significato.
La mancanza di integrazione, per la perdita di nessi associativi, produce incongruenza emotiva, ideativa e comportamentale, mancanza di continuità temporale, di senso coesione e connessione nell’identità del soggetto con perdita di memoria, flashback e pensieri intrusivi come sintomi ricorrenti.
Ancora una volta è un modo che la nostra mente utilizza per proteggersi in risposta, in questo caso, a eventi spesso eccessivamente traumatici (ad esempio incidenti, lutti, maltrattamenti, abusi, ecc.) dove le viene richiesto di integrare esperienze e rappresentazioni di sé e della realtà estremamente dure e dolorose, fortemente inconciliabili e contraddittorie. La dissociazione consente, in questo modo, di vivere tali realtà senza percezione e consapevolezza del contrasto.
Il lavoro della psicoterapia mira all’elaborazione del trauma e all’integrazione dei diversi aspetti emotivi e cognitivi.
Dott.ssa Cinzia Cefalo