L’irrefrenabile bisogno di essere al centro dell’attenzione. Il disturbo istrionico di personalità

   Il disturbo istrionico di personalità viene definito dal DSM 5, il manuale statistico e diagnostico dei disturbi mentali, come un pattern pervasivo di emotività eccessiva e di ricerca di attenzione che inizia entro la prima età adulta ed è presente in svariati contesti.

   Gli istrionici presentano emozioni estremamente mutevoli e superficiali che tendono a drammatizzare e ad esprimere in maniera veramente esagerata e plateale.

Nelle relazioni sociali la persona affetta da disturbo istrionico non ama passare inosservata e prova, quando è con gli altri, un intenso disagio nel non essere al centro dell’attenzione, attenzione di cui avverte un irrefrenabile ed inevitabile desiderio e bisogno.

Il corpo diventa, allora, strumento di seduzione e provocazione sessuale attraverso comportamenti ed atteggiamenti frequentemente inopportuni ed inadeguati al contesto e/o al tipo di rapporto.

Esso viene, in ogni modo (anche tramite la malattia vista la tendenza a somatizzare), utilizzato per tenere vicino e legato a sé l’altro.

   I soggetti istrionici si caratterizzano per essere individui autocentrati, egocentrici, esibizionistici e per avere un eloquio teatrale ed impressionistico.

In genere sono persone affascinanti, coinvolgenti, molto socievoli ed apparentemente sicure di sé: eccentrici e pieni di energia, appaiono interessanti, amabili, divertenti e simpatici agli occhi degli altri.

   Si tratta, tuttavia, di un’immagine di sé che il soggetto, fortemente concentrato e preoccupato per l’apparenza,  dà all’esterno nel tentativo difensivo di compensare il suo senso di inadeguatezza interna e di inferiorità personale.

Ipersensibili al giudizio e alla critica altrui, facilmente suggestionabili, influenzabili e condizionabili, gli istrionici sono costantemente e compulsivamente alla ricerca di approvazione da parte degli altri, estremamente bisognosi di rassicurazioni e gratificazioni dall’esterno come sono.

Essi dipendono dall’apprezzamento altrui per il proprio senso di identità e di autostima e temono il rifiuto e la separazione.

Scarsamente tolleranti alla frustrazione, tendono ad annoiarsi e a ricercare novità come gratificazione immediata.

Le relazioni interpersonali sono spesso superficiali e transitorie, con sopravvalutazione, però, da parte di tali individui, del grado di intimità e confidenza con l’altro.

Il disturbo istrionico di personalità riguarda circa il 2 – 3% della popolazione generale.

Tra le cause si annoverano esperienze infantili di deprivazione affettiva dove i genitori si sono rivelati incapaci di rispondere in modo adeguato ai bisogni emotivi dei figli.

Spesso questi soggetti arrivano in psicoterapia per altri problemi (depressione o ansia dopo una separazione), scarsamente consapevoli di sintomi perlopiù egosintonici.

 

Il trattamento prevede il lavoro sui pensieri inconsci automatici disfunzionali, sull’autostima e sulla capacità di tollerare la frustrazione.

Dott.ssa Cinzia Cefalo

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