Il Training Autogeno Respiratorio. Un valido aiuto per affrontare gravidanza e parto

   Il R.A.T., o Training Autogeno Respiratorio, nasce negli anni ’60 ad opera di U. Piscicelli dall’utilizzo della famosa tecnica di rilassamento di Schultz nella terapia per le malattie psicosomatiche.

L’applicazione in ambito ostetrico ha richiesto alcuni adattamenti del metodo originale tra cui un accento maggiore sull’utilizzo del respiro per il raggiungimento della distensione fisica.

 

Il R.A.T. viene utilizzato in gravidanza con l’obiettivo di aiutare la donna a contrastare e a neutralizzare, attraverso il rilassamento, l’immaginazione e la respirazione, le tensioni che si formano a livello corporeo, in particolare quelle nell’area del perineo (muscolo coinvolto nella fase espulsiva del parto), a causa di ansia, paura, preoccupazioni, pensieri disfunzionali, ecc.. che finiscono per disturbare ed influenzare in senso negativo l’esperienza gestazionale ed ostacolare, rendendola più complicata e dolorosa, l’evoluzione, al contrario naturale e spontanea, del parto.

Attraverso tale tecnica è possibile, pertanto, apprendere a controllare e autogestire i delicati aspetti psicologici ed emotivi della gravidanza e del parto.

 

Il R.A.T. consiste nell’apprendimento guidato di 7 esercizi e prevede la loro ripetizione da parte della gestante, tramite allenamento autonomo a domicilio per 2/3 volte al giorno, per  l’acquisizione di una completa padronanza della tecnica.

 

L’utilizzo giornaliero del R.A.T. reca alle donne in stato interessante numerosi benefici:

– la riduzione dei disturbi della gravidanza a componente psicologica come nausea, vomito, insonnia, stitichezza, con minor ricorso all’uso di farmaci,

– la regolarizzazione della pressione arteriosa e del ritmo cardiaco attraverso una minore attivazione del sistema nervoso vegetativo,

– la diminuzione di ansia, irritabilità e tensione e l’attenuamento, in genere, delle oscillazioni degli stati emotivi dovute ai cambiamenti ormonali, grazie ad un aumento del rilascio delle endorfine (in grado di influenzare positivamente anche la percezione del dolore),

– il recupero del maggior dispendio energetico  dovuto alla gestazione,

– la possibilità di prendersi uno spazio e del tempo per sé,

– un maggiore contatto con il proprio corpo nello sviluppo di una consapevolezza  e di un’accettazione dei suoi cambiamenti,

– un’esperienza di confronto tra donne che condividono la stessa condizione su dubbi, perplessità ed insicurezze riguardanti il ruolo di neomamma e l’assunzione di nuove responsabilità, con la possibilità di sviluppare nuove relazioni.

 

I corsi di Training Autogeno Respiratorio durano solitamente due mesi.

Spesso il rilassamento viene inserito in un programma di preparazione al parto che prevede l’intervento di vari esperti quali l’ostetrica, la ginecologa, il pediatra, lo psicologo, ecc.. e il coinvolgimento dei futuri papà.

E’ preferibile iniziare presto, dal 4° mese, non solo per gli indubbi effetti positivi che apporta durante la gravidanza, ma soprattutto per consentire un allenamento più lungo e, quindi, una migliore padronanza della tecnica al momento del parto.

 

Il R.A.T., infine, si è rivelato un valido strumento per la protezione e la prevenzione della depressione post – partum.

Dott.ssa Cinzia Cefalo

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